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Look anni '50: idee e ispirazioni per chi ama lo stile vintage.

27/1/2019

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Dallo stile bon ton a quello di pin up…..divertitevi a creare il vostro look !

Scoprite quali sono gli abiti, gli accessori, e le acconciature di un’epoca che ha scritto la storia del fashion e lasciatevi ispirare per creare look senza tempo e sempre di moda.


L’influenza degli anni 50 è fortissima nella moda attuale. Come gli stilisti delle maison più rinomate del mondo hanno dimostrato in passerella, molto dell’abbigliamento donna che vediamo lo dobbiamo proprio alle tendenze retrò di quegli anni. 
Due sono gli stili che più si distinguono:  Lo stile bon ton e quello da pin up
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LO STILE BON TON 
La donna dallo stile bon ton appare ultra femminile, gentile, raffinata e posata,  mai volgare o fuori posto, un pò come Audrey Hepburn per intenderci. Chi sceglie questo stile preferisce valorizzare la propria classe e femminilità, in contro-tendenza rispetto all’uso esagerato dei jeans o a uno stile sportivo o androgino.
LO STILE PIN UP 
Il look da pin up, invece si adatta a chi ha  un corpo morbido a forma di clessidra, un seno prosperoso e iI punto vita segnato. I vestiti da pin up sono aderenti, rivelano ma non scoprono troppo, solo le gambe e le braccia rimangono scoperte.
Siete pronte anche voi  a lasciarvi ispirare? Date un occhiata ad questo video che ho trovato in rete.
http://www.dejavuteam.com/moda-anni-50/
Adorate anche voi la moda anni '50? Scoprite qui i capi, gli accessori, le acconciature e gli abbinamenti da copiare attraverso le immagini di un film che mi è piaciuto tantissimo.
La regista australiana Jocelyn Moorhouse tempo fa ha portato sul grande schermo The dressmaker – Il diavolo è tornato, tratto dall’omonimo romanzo di Rosaline Ham. 
Potete vedere i PIN più belli sulla mia board di Pinterest che ho dedicato a questo film.


THE DRESSMAKER 

Tilly , figlia di una ragazza madre, dopo anni di assenza torna a Dungatar: un bigotto villaggio australiano che da piccola è stata costretta ad abbandonare vivendo lontano dalla madre. Dopo anni di collegio forzato Tilly riesce a fuggire in Europa dove studia da stilista.
Il vero tema del film è quello del ritorno, ed è illustrato perfettamente dalla prima scena che, ubbidendo all'estetica dei film western, vede un treno arrivare nella notte con una passeggera che tiene in mano una vecchia  Singer come fosse un fucile Winchester.
Non si tratta  di un ritorno pacifico. Tilly usa la sua Singer come fosse un fucile e si vendica  sostituendo alle pallottole i suoi vestiti.
Fare vestiti per gli abitanti di Dungatar è solo un modo per iniziare a scoprire cosa ci sia nel suo passato, cosa abbia fatto impazzire sua madre, e perché ancora venga insultata.
Capiamo presto il perché di tanta rabbia nei confronti dei suoi ex concittadini, vale a dire un omicidio ai danni di un compagno di classe. che Tilly avrebbe commesso in giovane età, ma che non ricorda di aver commesso.
Tilly spara punti con la sua Singer: la moda diventa la sua arma contro tutti gli abitanti di Dungatar, che aspirano a vestire abiti belli come i suoi e capaci di valorizzare e scoprire i loro corpi, e tirar fuori la bellezza nascosta sotto la stoffa ormai logora e démodé.

Siamo nel 1951 e Tilly porta con sè una ventata di modernità, di abiti su misura alla moda che mettono in risalto le forme di donne che parevano aver dimenticato tutto.
La sua nuova professione di stilista le permette di trasformare le donne del luogo e dar loro la possibilità di farsi valere. Gli abiti creati per il film da Marion Boyce diventano quindi essi stessi protagonisti, creando un piacevole stacco tra la desolazione circostante e la loro brillantezza, eleganza e talvolta eccentricità.
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Look anni 50 fai da te 

Ricreare un perfetto stile anni '50 può essere facile a dirsi... Ma difficile a realizzarsi! In effetti, reperire i giusti capi può non essere semplice: per ovviare a questo problema tipico degli outfit vintage esiste un trucco e si chiama fai da te! Con una macchina da cucire e un po' di pazienza si possono creare delle vere e proprie meraviglie.
I capi per eccellenza che abbiamo preso in prestito dagli anni 50 e che a dire il vero non sono mai passati di moda sono principalmente tre:

Il tubino nero

Il tubino nero è un evergreen. Si attribuì in gran parte a Coco Chanel negli anni ’20 l’averlo trasformato da un abito di lutto a un elemento di moda . Dopo la seconda guerra mondiale il suo design venne rivisto da Christian Dior che ne modificò la forma allungandolo e allargandolo.
Le nostre nonne e mamme lo indossavano con guanti corti e scarpe con tacchetto basso che sono ancora assolutamente glamour. Modello aderente, bon ton, con gonna fino al ginocchio o leggermente più corta, scollatura a v profonda, ma non eccessivamente provocante e mezze maniche. Sinonimo di eleganza, tra i capi adorati anche dalla bella Audrey Hepburn.
Il fascino del tubino nero rimane forte soprattutto perché si ritiene che il nero abbellisca e snellisca la figura adattandosi a chiunque.
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LA GONNA A RUOTA 

Le gonne anni ’50 sono soprattutto quelle che vengono chiamate “gonne a ruota“. Queste riscossero subito un gran successo, grande artefice della loro diffusione fu lo stilista Christian Dior che nel 1947, all’età di 42 anni lanciò la sua prima collezione chiamata “Corolle”, e fu il primo couturier ad imporre prima sulla passerella e poi nel guardaroba femminile, un modello di donna dalla linea a clessidra estremamente raffinata, elegante, signorile e sexy. 

Le gonne a ruota prendono il nome dalla loro confezione; sono in genere formate da un grande pezzo circolare di stoffa con un ritaglio al centro per la vita. La costruzione circolare del modello accentua la forma femminile e cade uniforme dalla vita senza pince. Nonostante fossero disponibili varietà diverse di gonne a ruota negli anni ’50 le più note sono le poodle skirt: realizzate in feltro di lana e decorate con applicazioni, ricami e altri ornamenti.

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Oggi si può usare ogni genere di stoffa per creare una gonna a ruota. Se volete farvi un idea più precisa guardate qui  e per creare un effetto più ampio e ottenere il massimo stacco tra la vita e il fianco si possono indossare delle sottogonne. La  si può sfoggiare in qualsiasi occasione, basta saperla abbinare in modo corretto. Se l’occasione è casual una t-shirt anche con stampe starà perfettamente con la vostra gonna, se invece l’occasione è più formale potete optare per un top, anche di pizzo e il gioco è fatto.
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Crea il tuo stile vintage con una gonna a ruota "fai da te". 
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La gonna a tubino

La gonna a tubino fu creata con un taglio asciutto, diritto e stretto per mettere in risalto le curve naturali femminili. Lo stilista Christian Dior introdusse la gonna a tubino classica più o meno fino al ginocchio o 5 cm. sotto. Erano spesso di lino, cotone, lana, tweed seta e rayon. Oggi si possono realizzare in un enorme varietà di tessuti inclusi i tessuti elasticizzati che vi consentono libertà e agio nei movimenti.  
Per adeguarvi allo stile vintage indossatela con calze a rete, tacchi, una giacca ridotta o un cardigan molto corto, un filo di perle una spilla. 


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Linee guida per creare un look anni '50

Avete un fisico formoso? Vi sentite un po’ bon ton? Ecco in sintesi le linee guida che vi aiuteranno a rispecchiare il look anni ‘50.
  • Tratti del viso morbidi, dolci, la carnagione è di burro, il seno è prosperoso e il punto vita in evidenza.
  • Gonne a tubino fino al ginocchio o 5 cm sotto, oppure fianchi più ampi  valorizzati da una gonna a ruota.
  • Abiti che si adattano ad un fisico a clessidra dalle forme morbide e il punto vita stretto.
  • Il punto vita appoggiato ad una copertura di sottogonne che da ampiezza e volume agli abiti.
  • Abiti accompagnati  a piccole borsette e da scarpe con il tacco.
  • Filo di perle al collo per chi predilige lo stile bon ton.
  •  In testa; turbante o cappello piatto stile “frittella”  oppure qualche bandana divertente.
  • Labbra rosse e seducenti, da bambolina.
  • Scia di profumo che vi accompagna ad ogni passo (il profumo Miss Dior fu lanciato proprio negli anni 50).
  • Occhiali  modello da gatta, vivace e sensuale.
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15 cartamodelli per ricreare lo stile vintage 

Scopri quali sono gli abiti, gli accessori, gli oggetti di un’epoca che ha scritto le storia del fashion e lasciati ispirare da alcune idee che scelto per te. Ideali per fare un dono ad una vera professionista del cucito, ma possono servire anche a te se vuoi creare dei look senza tempo e sempre di moda.  Dai un occhiata alla vetrina, e poi entra in negozio con un semplice click! 
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Ecco un paio di libri che renderanno il tuo lavoro di cucito divertente:
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Moda VINTAGE include dei cartamodelli digitali che sono stampabili da un CD allegato. E’ un libro che renderà senz’altro divertente il cucito per tutte le “sarte casalinghe” e per chi ha la passione della moda vintage. Se anche voi adorate lo stile anni ’50; direi che questo è il manuale che fa per voi.
Questo libro unisce spunti di moda retrò a stile e modelli moderni fornendovi anche tanti consigli pratici. Non vi spiega soltanto le tecniche necessarie per adattare i cartamodelli, ma vi fornisce tutta una serie di informazioni base per mescolare e personalizzare con successo i modelli vintage.
Fra i cartamodelli troverete anche i tracciati per creare abiti, gonne, e bustier che rispecchiano lo stile degli anni ’50. Un capitolo è dedicato anche ai passaggi fondamentali che servono per la confezione generale del capo che desiderate e include: 
-       Cucitura pince
-       Creazione di arricciature​
-       Confezione di maniche con metodo tubolare
-       I vari tipi di cucitura
-       Orli (semplice, ripiegato, orlo arrotolato ecc.)
-       Tasche (applicate, curve, ad aletta)
-       Cerniere lampo
-       Fiocchi e festoni.   

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Nella moda le tendenze vanno e vengono, ma alcuni capi iconici restano come punto fermo. In questo nuovo volume Burda style Cucito Vintage Moderno 5 modelli base (top, camicie, abiti, pantaloni per uomo e per donna) che rappresentano i periodi chiave del moda del XX secolo, si trasformano in 19 progetti creativi corredati di istruzioni illustrate, consigli e spunti di stile, outfit intramontabili che potrete indossare all'infinito...
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il magico potere del riordino per mettere fine al caos nella vostra stanza del cucito.

6/1/2019

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Guida dei due passi per accumulatrici seriali

Secondo la scienza più si vive nel caos e più si è intelligenti e creativi. Questo in sintesi   è quello che è emerso da un esperimento fatto da un neuroscienziato in Florida, secondo il quale più si conduce uno stile di vita variegato e caotico e più la creatività e l’intelligenza sono stimolate.
Il problema però sta nel fatto che spesso e volentieri quelle come me, appassionate di cucito rischiano di trasformarsi in accumulatrici seriali, e allora vivere nel disordine o addirittura nel caos può diventare una condizione di disturbo.
Vedo un sorriso che affiora! Si ,sono convinta che molte di voi si riconosceranno in questa definizione vero? 

Quello che voglio spiegarvi in questo post non è solo un modo per organizzare in maniera sistemica oggetti e strumenti di lavoro, ma anche un metodo per raggiungere un giusto atteggiamento mentale nei confronti del caos e del disordine.
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Il magico potere del riordino di Marie Kondo

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Ho iniziato a preoccuparmi di questa cosa dopo aver letto un libro; Il magico potere del riordino di Marie Kondo che mi ha aiutato a fare alcune riflessioni sull’argomento. E’ da qui che ho preso lo spunto per scrivere questo post.
Marie Kondo è una star in Giappone perchè ha messo a punto un metodo infallibile che garantisce l’ordine e l’organizzazione degli spazi domestici.
Nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall’attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, contribuisce alla serenità dello spirito e (non meno importante)  induce a fare meno acquisti inutili.
Il caos degli oggetti inutili soffoca non solo le nostre case, ma anche le nostre anime. Marie Kondo ci invita quindi a liberarci di tutto ciò che non ci ispira emozione, perché solo circondandoci di cose che ci danno serenità e gioia potremo essere felici.
Dopo che avrete letto questi consigli e riorganizzato il vostro spazio, non solo vi sentirete meglio, ma potrete con tutta naturalezza partire con il piede giusto e mettere fine al caos che regna nella vostra stanza del cucito.

Perché non riusciamo a tenere in ordine? 

Per quelle di voi che, come me hanno scelto come hobby, o come lavoro questo tipo di attività i perché possono essere tanti: 
  • Perché il nostro cervello è un motore in movimento sempre  a caccia di stimoli, e di ispirazione per nuovi progetti. Idee, associazioni, combinazioni, abbinamenti vengono meglio se attorno a noi c’è un po’ di confusione.  
  • Perché continuiamo ad accumulare oggetti e cose senza controllarne la quantità, specialmente in occasione di fiere ed eventi dedicate alla creatività. Dopo una giornata passata a fare shopping “compulsivo” è veramente difficile tornare a casa e trovare una collocazione ai nuovi acquisti.
  • Perché sono poche le fortunate che possono godere di una stanza da lavoro dedicata interamente al cucito. La maggior parte di noi ha tante cose sparse in vari punti della casa, o relegate in qualche ripostiglio.
  • Perché, amiche, famigliari e conoscenti sanno che abbiamo le mani d’oro e poteri magici in merito al riciclo, e allora perché buttare nel cassonetto abiti, accessori, tessuti che sono ancora buoni? Se li regalano a noi sono sicuri che al momento giusto sapremo trasformarli in qualcosa di bello!.
  • E infine perché è veramente difficile liberarsi delle cose che ci appartengono e questo purtroppo ci condanna ad un frustrante riordino continuo .  
Indipendentemente dalla situazione in cui vi identificate se volete fare un po’ di ordine nella vostra stanza del cucito le azioni fondamentali sono solo due:
1)    Buttare via quello che non serve 
2)    Trovare una collocazione a quello che rimane.

A cosa serve tenere in ordine la tua stanza del cucito?

Di solito noi appassionate di cucito siamo confusionarie giusto? . Vediamo dunque quali benefici potremmo trarre dal tenere tutto in ordine secondo il giusto criterio:
  • Velocità nel trovare oggetti e strumenti. Se abbiamo tutto al suo posto, è più facile trovare ciò che serve al momento opportuno.
  • Con la mente sgombra  si lavora in serenità e quindi si è più concentrate .
  • Aumentiamo la nostra efficienza  diventando più produttive.​
Affermare che la vita vera comincia dopo aver riordinato può sembrare esagerato ma vi confesso che  molti consigli li ho messi in pratica eccome! specie dopo aver passato intere giornate a spostare da un posto all’altro vestiti, tessuti, fili, giornali senza aver concluso nulla.
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Riordinare e' un evento speciale. 

“Riordinare è un evento speciale e non una cosa che va fatta tutti i giorni!”. Esistono due tipi di riordino:
  • Quello che si fa tutti i giorni rimettendo le cose a posto dopo averle usate
  • L’evento che deve essere portato a termine il prima possibile senza avere dei ripensamenti.
Questo evento come viene definito è alla portata di tutte e deve essere fatto velocemente però e in un giorno che vi sentite piene di energia e su di morale perché vi assicuro è veramente difficile  per un accumulatrice seriale rivoluzionare certe abitudini. Mi capite vero?  Se procedete con troppa lentezza, magari buttando via una sola cosa al giorno non sortirete nessun effetto rilevante. Nella vostra testa cominceranno a spuntare mille pensieri e sensi di colpa….questo è un ricordo, questo lo posso riciclare, quest’altra cosa la posso regalare, e avanti così, e in men che non si dica vi ritroverete nuovamente punto a capo travolte dal circolo vizioso di sempre.  
Nell’attimo stesso che vi sarete liberate delle cose inutili, e trovato una collocazione a quello che rimane, avrete dato il meglio di voi stesse e vi sentirete come di aver  tagliato un traguardo. Basta una volta sola per decidere l’esatta sistemazione degli oggetti e poi all’ evento speciale potrete dedicarvi una o due volte all’anno. A questo proposito vi invito a visitare una board del mio profilo Pinterest dove ho salvato una serie di immagini che rendono l’idea di ciò che si intende per riorganizzazione degli spazi.
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Troppo belle per essere vere non trovate?  In posti così avrete veramente il tempo di godervi degli attimi di beatitudine, magari sorseggiando un caffè o una tisana rilassante e ripercorrendo le tappe della vostra giornata.
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come tenere in ordine la stanza del cucito

Piccola o grande, ricavata nel disimpegno, nel living o in camera da letto, la stanza del cucito è lo spazio della casa dove prendono forma lavoro e passioni. Tenerlo in ordine? Facile, se si conoscono gli elementi indispensabili per arredarla.
È facile lasciare un sacco di cose sparse sul  tavolo da lavoro , ma ciò crea troppo disordine e vi fa lavorare male. Procuratevi un armadietto, un piccolo organizzatore a scaffali, o qualche altro tipo di mobile dove mettere la vostra attrezzatura. Ogni volta che fate qualcosa, buttate via i ritagli e quello che non vi serve. Se proprio dovete conservare qualcosa in vista di un eventuale riciclo procuratevi dei contenitori in plastica con coperchio, e suddividete oggetti, tessuti e altro in base alle loro caratteristiche (es. colore, composizione ecc)

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Disponete la stanza del cucito nel miglior modo possibile. Se il tavolo da lavoro  è rivolto verso una parete provate a metterlo in un'altra posizione, magari giratelo verso una finestra così avrete più luce. Se la stanza è poco luminosa procuratevi una bella lampada, e una sedia girevole in modo da potervi muovere e spostare più facilmente da un punto all’altro della stanza.  
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Tavolo per macchina da cucire completo di sgabello girevole visto su: 
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Sistemate gli oggetti in maniera sensata. Una volta stabilito come organizzare la  stanza del cucito, ordinate le vostre cose in un modo tale da ottimizzare la produttività e combattere il caos.
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Lampada per hobbystica e cucito con luce diurna e lente di ingrandimento.
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Tenete a portata di mano l'essenziale. Se usate spesso determinate cose, assicuratevi che siano di facile accesso.  Per esempio, destinate la parte centrale del mobile alla macchina da cucire, mentre tenete strumenti e attrezzature indispensabili a portata di mano. Non solo sarà più facile lavorare, ma non dovrai nemmeno andare alla ricerca disperata di qualcosa, perché sarà tutto nel posto giusto.
L'intuito è solitamente la guida più efficace per determinare dove dovrebbe andare un oggetto. Se istintivamente cercate una certa cosa in un certo posto, probabilmente è lì che dovete conservarla.
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Circondatevi di cose che vi danno gioia ed emozioni. Avere uno spazio di lavoro pulito  organizzato e fantasioso può incidere profondamente sulla produttività, e sulla vostra concentrazione. ​
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Un po' di tempo libero, un pizzico di disciplina, e un sistema efficiente per assicurarvi di tenere tutto al posto giusto….ed ecco fatto!
Ora i vostri occhi si potranno posare con soddisfazione sulla vostra stanza del cucito, e su tutte le vostre cose. Cose, oggetti, e creazioni che parlano al vostro cuore e vi rendono felici.

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Ago e filo per conoscere il magico mondo di pietre e cristalli

14/7/2014

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Mi piace raccontare in parole ed immagini le storie di donne che passano di qua. Tutte accomunate dalla stessa passione per il cucito, ed ognuna con il proprio progetto personale in testa. Una di queste è Marcella; affezionatissima ormai a questo piccolo posto che è la Scuola di Cucito. Sono contenta che abbia deciso di affidarsi a me per realizzare questo prezioso set dedicato al magico mondo delle pietre e dei cristalli. Marcella ha tanti interessi, e come tante di noi è alla continua ricerca di benessere e di equilibrio. Forse per questo ha deciso di dedicare parte del suo tempo a quest’affascinante disciplina che èla CRISTALLOTERAPIA. Un metodo che si ispira alla semplice armonia della natura, e che ti aiuta a gestire i momenti difficili che spesse volte si presentano nel corso della vita.  Attraverso l'uso dei cristalli, e delle pietre possiamo raggiungere e mantenere uno stato di benessere psico-fisico stimolando unicamente le nostre risorse naturali. I cristalli e le pietre, infatti, sono in grado di emanare energie purificatrici, assorbibili dal corpo umano, e molte volte possono perfino favorire l’autoguarigione. Come ogni disciplina che si rispetti però, anche la cristalloterapia per essere praticata richiede i suoi strumenti …oltre ovviamente ad una atmosfere calda e silenziosa. E’ proprio pensando a questo che è nata l’idea di un corredo completamente dedicato ai trattamenti. Ago, fili, stoffe quindi …ed ecco che l’idea ha preso forma....  

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Il set in tessuto damascato realizzato da Marcella consiste in; Una morbida coperta in pile completa di un cuscino a rullo ed un cuscinetto rettangolare dove stendere la persona e guidarla al rilassamento del corpo. Una custodia a tasche pieghevole per contenere pietre e cristalli di varie forme e colori. Ed infine un cofanetto personalizzato dove vengono riposte le essenze e gli oli essenziali.  Ecco a voi alcuni scatti che illustrano  tutti i particolari di questo bellissimo corredo.  Per quelle di voi che invece  vogliono incominciare a conoscere le propietà del magico mondo delle pietre e dei cristalli suggerisco questo link e qualche libro che ho trovato su Amazon e che potete acquistare direttamente da qui
"Se sei in salute, probabilmente sarai felice, e se hai felicità e salute, hai tutta la ricchezza di cui necessiti, anche se non hai tutto quello che vorresti". Elbert Hubbard


La nuova edizione di un manuale completo per conoscere il mondo affascinante dei cristalli e delle gemme che ci aiutano a riscoprire il benessere fisico e l'armonia interiore. L'opera parte dall'analisi tra le corrispondenze invisibili tra pietre, colori, chakra e segni zodiacali per poi addentrarsi in un'attenta descrizione - dalla A alla Z - di tutte le pietre e le gemme che ci fanno guarire, esaminando tutti i disturbi fisici e psichici correlati. L'autore insegna anche come disporre le pietre sul corpo in una seduta di cristalloterapia. Il testo è corredato da un inserto di 16 pagine a colori che presenta le foto di 100 pietre, per poterle identificare con sicurezza.

Chi desideri intraprendere la terapia con pietre e cristalli troverà in questo libro alcune facili tecniche di lavoro e un quadro approfondito di come si operi a livello energetico tramite l'utilizzo dei minerali. Tutta la materia, anche quella apparentemente inanimata, è compenetrata di energia, quindi anche i minerali, in quanto aggregati di atomi nei quali si rileva la presenza di energia, possono interagire con l'ambiente e con l'uomo. Bisognerà familiarizzarsi con le caratteristiche specifiche di ciascuna pietra, conoscerne le corrispondenze con i chakra e i rimedi floreali, sviluppare l'ascolto, l'intuizione e la sensibilità individuali... e i benefici non tarderanno ad arrivare. Particolarmente originali sono le informazioni sulla "programmazione" di un cristallo e la preparazione di acque e di elisir di pietre. Tabelle e illustrazioni rendono l'agile manuale di Nocentini una guida indispensabile per muovere i primi passi nella cristalloterapia, ma anche coloro che già da tempo se ne interessano, trovando nel volume testimonianze di sperimentazioni e di esperienze personali dell'autore, potranno approfondire le proprie conoscenze.
L’agata mi dà coraggio. L’acquamarina mi regala felicità. Ho imparato ad ascoltare le pietre. Solo loro conoscono il mio destino. «Segui le pietre, solo loro regalano la felicità.» Luna è una bambina quando il nonno le dice queste parole speciali insegnandole che l’agata infonde coraggio, l’acquamarina dona gioia e la giada diffonde pace e saggezza. E lei è certa che quello sia il suo destino. Ma ora che ha ventinove anni, Luna non crede più che le pietre possano aiutare le persone. Non riesce più a sentire la loro voce. Per lei sono solo sassolini colorati che vende nel negozio di famiglia, mentre il nonno è in giro per il mondo a cercare gemme. Perché il suo cuore porta ancora i segni della delusione. Si è fidata delle pietre, di quello che nascondono, di quello che significano. Si è fidata di quel ragazzo di sedici anni che attraverso di loro le parlava di sentimenti. Dell’amicizia che cresceva ogni giorno e racchiudeva in sé la promessa di un amore indistruttibile. Leonardo era l’unico a credere come lei nel fascino dei minerali e dei cristalli. Leonardo che in una notte di molti anni prima l’ha abbandonata, senza una spiegazione, senza una parola. E da allora il mondo di Luna è crollato, pezzo dopo pezzo. A fatica lo ha ricostruito, non guardando mai più indietro. Fino a oggi. Fino al ritorno di Leonardo nella sua vita. È lì per darle tutte le risposte che non le ha mai dato. Risposte che Luna non vuole più ascoltare. Fidarsi nuovamente di lui le sembra impossibile. Ha costruito intorno al suo cuore un muro invalicabile per non soffrire più. Ma suo nonno è accanto a lei per ricordarle come trovare conforto: il quarzo rosa, la pietra del perdono, e il corallo che sconfigge la paura. Solo loro conoscono la strada. Bisogna guardarsi dentro e avere il coraggio di seguirle. Un debutto potente, una storia unica, un mondo affascinante come quello delle pietre. Un romanzo intenso sulle emozioni. Sulle scelte dettate dalla vita e sul coraggio di sovvertirle per seguire i propri desideri. Perché per ognuno esiste una pietra che può donare la felicità.
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    Ciao  sono Moira e questo il blog che condivido con tutti quelli che come me sono appassionati di cucito. Qui potete trovare idee e ispirazioni per le vostre creazioni. Buon divertimento!

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