Dallo stile bon ton a quello di pin up…..divertitevi a creare il vostro look !
Scoprite quali sono gli abiti, gli accessori, e le acconciature di un’epoca che ha scritto la storia del fashion e lasciatevi ispirare per creare look senza tempo e sempre di moda.
L’influenza degli anni 50 è fortissima nella moda attuale. Come gli stilisti delle maison più rinomate del mondo hanno dimostrato in passerella, molto dell’abbigliamento donna che vediamo lo dobbiamo proprio alle tendenze retrò di quegli anni. Due sono gli stili che più si distinguono: Lo stile bon ton e quello da pin up
LO STILE BON TON
La donna dallo stile bon ton appare ultra femminile, gentile, raffinata e posata, mai volgare o fuori posto, un pò come Audrey Hepburn per intenderci. Chi sceglie questo stile preferisce valorizzare la propria classe e femminilità, in contro-tendenza rispetto all’uso esagerato dei jeans o a uno stile sportivo o androgino.
LO STILE PIN UP
Il look da pin up, invece si adatta a chi ha un corpo morbido a forma di clessidra, un seno prosperoso e iI punto vita segnato. I vestiti da pin up sono aderenti, rivelano ma non scoprono troppo, solo le gambe e le braccia rimangono scoperte. Siete pronte anche voi a lasciarvi ispirare? Date un occhiata ad questo video che ho trovato in rete.
http://www.dejavuteam.com/moda-anni-50/
Adorate anche voi la moda anni '50? Scoprite qui i capi, gli accessori, le acconciature e gli abbinamenti da copiare attraverso le immagini di un film che mi è piaciuto tantissimo.
La regista australiana Jocelyn Moorhouse tempo fa ha portato sul grande schermo The dressmaker – Il diavolo è tornato, tratto dall’omonimo romanzo di Rosaline Ham. Potete vedere i PIN più belli sulla mia board di Pinterest che ho dedicato a questo film. THE DRESSMAKER
Tilly , figlia di una ragazza madre, dopo anni di assenza torna a Dungatar: un bigotto villaggio australiano che da piccola è stata costretta ad abbandonare vivendo lontano dalla madre. Dopo anni di collegio forzato Tilly riesce a fuggire in Europa dove studia da stilista.
Il vero tema del film è quello del ritorno, ed è illustrato perfettamente dalla prima scena che, ubbidendo all'estetica dei film western, vede un treno arrivare nella notte con una passeggera che tiene in mano una vecchia Singer come fosse un fucile Winchester. Non si tratta di un ritorno pacifico. Tilly usa la sua Singer come fosse un fucile e si vendica sostituendo alle pallottole i suoi vestiti. Fare vestiti per gli abitanti di Dungatar è solo un modo per iniziare a scoprire cosa ci sia nel suo passato, cosa abbia fatto impazzire sua madre, e perché ancora venga insultata. Capiamo presto il perché di tanta rabbia nei confronti dei suoi ex concittadini, vale a dire un omicidio ai danni di un compagno di classe. che Tilly avrebbe commesso in giovane età, ma che non ricorda di aver commesso. Tilly spara punti con la sua Singer: la moda diventa la sua arma contro tutti gli abitanti di Dungatar, che aspirano a vestire abiti belli come i suoi e capaci di valorizzare e scoprire i loro corpi, e tirar fuori la bellezza nascosta sotto la stoffa ormai logora e démodé.
Siamo nel 1951 e Tilly porta con sè una ventata di modernità, di abiti su misura alla moda che mettono in risalto le forme di donne che parevano aver dimenticato tutto.
La sua nuova professione di stilista le permette di trasformare le donne del luogo e dar loro la possibilità di farsi valere. Gli abiti creati per il film da Marion Boyce diventano quindi essi stessi protagonisti, creando un piacevole stacco tra la desolazione circostante e la loro brillantezza, eleganza e talvolta eccentricità. Look anni 50 fai da te
Ricreare un perfetto stile anni '50 può essere facile a dirsi... Ma difficile a realizzarsi! In effetti, reperire i giusti capi può non essere semplice: per ovviare a questo problema tipico degli outfit vintage esiste un trucco e si chiama fai da te! Con una macchina da cucire e un po' di pazienza si possono creare delle vere e proprie meraviglie.
I capi per eccellenza che abbiamo preso in prestito dagli anni 50 e che a dire il vero non sono mai passati di moda sono principalmente tre: Il tubino nero
Il tubino nero è un evergreen. Si attribuì in gran parte a Coco Chanel negli anni ’20 l’averlo trasformato da un abito di lutto a un elemento di moda . Dopo la seconda guerra mondiale il suo design venne rivisto da Christian Dior che ne modificò la forma allungandolo e allargandolo.
Le nostre nonne e mamme lo indossavano con guanti corti e scarpe con tacchetto basso che sono ancora assolutamente glamour. Modello aderente, bon ton, con gonna fino al ginocchio o leggermente più corta, scollatura a v profonda, ma non eccessivamente provocante e mezze maniche. Sinonimo di eleganza, tra i capi adorati anche dalla bella Audrey Hepburn. Il fascino del tubino nero rimane forte soprattutto perché si ritiene che il nero abbellisca e snellisca la figura adattandosi a chiunque.
LA GONNA A RUOTA
Le gonne anni ’50 sono soprattutto quelle che vengono chiamate “gonne a ruota“. Queste riscossero subito un gran successo, grande artefice della loro diffusione fu lo stilista Christian Dior che nel 1947, all’età di 42 anni lanciò la sua prima collezione chiamata “Corolle”, e fu il primo couturier ad imporre prima sulla passerella e poi nel guardaroba femminile, un modello di donna dalla linea a clessidra estremamente raffinata, elegante, signorile e sexy.
Le gonne a ruota prendono il nome dalla loro confezione; sono in genere formate da un grande pezzo circolare di stoffa con un ritaglio al centro per la vita. La costruzione circolare del modello accentua la forma femminile e cade uniforme dalla vita senza pince. Nonostante fossero disponibili varietà diverse di gonne a ruota negli anni ’50 le più note sono le poodle skirt: realizzate in feltro di lana e decorate con applicazioni, ricami e altri ornamenti.
Oggi si può usare ogni genere di stoffa per creare una gonna a ruota. Se volete farvi un idea più precisa guardate qui e per creare un effetto più ampio e ottenere il massimo stacco tra la vita e il fianco si possono indossare delle sottogonne. La si può sfoggiare in qualsiasi occasione, basta saperla abbinare in modo corretto. Se l’occasione è casual una t-shirt anche con stampe starà perfettamente con la vostra gonna, se invece l’occasione è più formale potete optare per un top, anche di pizzo e il gioco è fatto.
La gonna a tubino
La gonna a tubino fu creata con un taglio asciutto, diritto e stretto per mettere in risalto le curve naturali femminili. Lo stilista Christian Dior introdusse la gonna a tubino classica più o meno fino al ginocchio o 5 cm. sotto. Erano spesso di lino, cotone, lana, tweed seta e rayon. Oggi si possono realizzare in un enorme varietà di tessuti inclusi i tessuti elasticizzati che vi consentono libertà e agio nei movimenti.
Per adeguarvi allo stile vintage indossatela con calze a rete, tacchi, una giacca ridotta o un cardigan molto corto, un filo di perle una spilla. Linee guida per creare un look anni '50
Avete un fisico formoso? Vi sentite un po’ bon ton? Ecco in sintesi le linee guida che vi aiuteranno a rispecchiare il look anni ‘50.
15 cartamodelli per ricreare lo stile vintage
Ecco un paio di libri che renderanno il tuo lavoro di cucito divertente:
Moda VINTAGE include dei cartamodelli digitali che sono stampabili da un CD allegato. E’ un libro che renderà senz’altro divertente il cucito per tutte le “sarte casalinghe” e per chi ha la passione della moda vintage. Se anche voi adorate lo stile anni ’50; direi che questo è il manuale che fa per voi.
Questo libro unisce spunti di moda retrò a stile e modelli moderni fornendovi anche tanti consigli pratici. Non vi spiega soltanto le tecniche necessarie per adattare i cartamodelli, ma vi fornisce tutta una serie di informazioni base per mescolare e personalizzare con successo i modelli vintage. Fra i cartamodelli troverete anche i tracciati per creare abiti, gonne, e bustier che rispecchiano lo stile degli anni ’50. Un capitolo è dedicato anche ai passaggi fondamentali che servono per la confezione generale del capo che desiderate e include: - Cucitura pince - Creazione di arricciature - Confezione di maniche con metodo tubolare - I vari tipi di cucitura - Orli (semplice, ripiegato, orlo arrotolato ecc.) - Tasche (applicate, curve, ad aletta) - Cerniere lampo - Fiocchi e festoni.
Nella moda le tendenze vanno e vengono, ma alcuni capi iconici restano come punto fermo. In questo nuovo volume Burda style Cucito Vintage Moderno 5 modelli base (top, camicie, abiti, pantaloni per uomo e per donna) che rappresentano i periodi chiave del moda del XX secolo, si trasformano in 19 progetti creativi corredati di istruzioni illustrate, consigli e spunti di stile, outfit intramontabili che potrete indossare all'infinito...
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Le tradizioni appartengono al nostro patrimonio culturale e vengono tramandate di generazione in generazione, conferendoci un senso d'identità e di continuità. Fanno a parte di questo patrimonio le leggende e le fiabe, la musica e la danza, le usanze e i rituali festivi e naturalmente anche i costumi. Essendo sarta, il cucito è sempre stato un elemento importante della mia vita ed anche una grande passione. Per questo realizzare i costumi per il gruppo folkloristico del Tesino mi ha dato una grande soddisfazione. Un lavoro impegnativo sicuramente, ma che mi ha permesso di riscoprire un pezzo di arte e cultura popolare che appartiene a questa valle. Riscoperta resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Tiziana e Morena che mi hanno guidata nel paziente lavoro di ricerca dei materiali e di costruzione stilistica. Il costume della donna risale al 1600 ed è tra i più ricchi e caratteristici delle vallate alpine. L’insieme è formato da un abito nero di lana, che termina con un’alta balza colorata ed arricciata; questa si chiama “DAPE’”, se è di colore rosso indica che la ragazza è nubile, se è di colore giallo distingue la donna sposata o vedova. Il vestito femminile comprende una camicia bianca di lino ricamata a mano con collo alto di pizzo e una ricchissima pettorina trapuntata detta “salva cuore” anch’essa ricamata a mano; le calze sono bianche con trafori e fiorellini rialzati. A completare l’abito un grembiule e uno scialle con nastri di pura seta detti “cordelle” in una fantasia a vivaci colori. |
Ciao sono Moira e questo il blog che condivido con tutti quelli che come me sono appassionati di cucito. Qui potete trovare idee e ispirazioni per le vostre creazioni. Buon divertimento!
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Agosto 2024
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